Dante Alighieri, la Divina Foresta
Purgatorio Canto XXXII
Lettura, interpretazione ed analisi di Rino Mele
I canti XXXI e XXXII del Purgatorio sono un passaggio necessario, di violenta sospesa dolcezza, la rappresentazione dell'amore tra la morta Beatrice e l'ancor vivo Dante. Sono sulla riva del Lete, nelle cui acque Dante viene purificato del tempo vissuto, l'irrimediabile passato, secondo un rito battesimale. Testimone dell'impossibile dialogo è il Grifone (aquila e leone), Cristo, che risplende come un sole negli occhi di Beatrice.