Dante Alighieri, la Divina Foresta
Purgatorio Canto XXXI
Lettura, interpretazione ed analisi di Rino Mele
Il canto precedente termina con Beatrice che, rivolta agli angeli, accusa Dante degli errori della sua vita, e sembra il segmento di un processo in cui niente si possa nascondere. Nel canto XXXI, Beatrice continua il suo discorso severissimo chiamando in causa lo stesso protagonista: "O tu che se' di là dal fiume sacro", e la sua voce non dà scampo, tanto che, alla fine, Dante sviene, scompare a se stesso per ritrovarsi nel fiume Letè dove Matelda sacralmente lo immerge. Poi, lo porta all'altra riva, dov'è ferma la sacra processione iniziata nel canto XXIX. Dante potrà finalmente vedere, senza veli, il desiderato volto di Beatrice: "Mille disiri, più che fiamma caldi / strinsermi gli occhi a li occhi rilucenti"