Dante Alighieri, la Divina Foresta
Rino Mele, legge e interpreta la seconda parte del Canto VII del Paradiso.
La seconda parte del canto VII del Paradiso vede ancora protagonista Beatrice, che affronta il tema dell'incarnazione, e pone quel misterioso avvenimento al centro della storia dell'uomo che attraverso il sacrificio di Cristo, la tortura della croce che lo porta a morte recupera il dono divino dell'immortalità.
È la resurrezione della carne. Il tempo fermo dell'eterno che accompagna l'uomo nella quotidiana richiesta di svegliarsi dal suo sonno: "E quinci puoi argomentare ancora vostra resurrezion".
Il tema dell'incarnazione affascina Dante, sente di trovarsi di fronte a un nodo che le nostre povere dita fanno estrema fatica a sciogliere. Eppure è lì che un cristiano gioca la sua fede.
In questo canto, in cui poesia e teologia si scambiano di posto rabbrividendo nella luce, Dante avvicina gli occhi e il volto fino a bruciarli proprio a ciò che non si può pretendere di capire, l'inudibile.